La Casa sull'Acqua di Flora Mariani
Oddio, tremo tutto dentro, pensavo d'aver perso tutto
Udito, senso, olfatto e il tocco morbido del lino
Anche il minimo rumore mi fa
Di notte, al buio, canto e cerco di scacciare
I fantasmi dalla mente. Do un calcio ai sassi, faccio più rumore
Per non farmi sorprendere dal vento
Ma gli occhi di lei mi stanno appiccicati addosso
Mi giro e sono lì, mi rigiro e mi sorride
Volto le spalle e me la ritrovo davanti come se fosse vera
Il sorriso di sempre, la mano che quasi si avvicina
Alla mia guancia, quasi la sento e invece poi
È soltanto un vento gelido. Un alito, un sussurro e scompare.
Fino a che non torna a tormentarmi.
Non mi dà pace. Io non ho più pace
Dio, Dio, se potessi chiudere gli occhi e cancellare
Tutto. Tutto. Passato, presente, futuro.
In un attimo scompaiono e fanno posto
Ad una storia nuova.
Una storia in cui ci sono anch'io. Io.
Due lettere, un suono, io. Quanto vorrei poter aprir la porta e lasciare
Che entri aria nuova. Per poter ricominciare
Ri-cominciare..Ri-cominciare Dio.
Estatto da "La Casa sull'Acqua di Flora Mariani" di Firenza Guidi.
Presentato per la prima volta a Fucecchio (Fi)
Poggio Salamartano
sabato 29 settembre 2007
foto N. Cioni