La Magia, il Tempo e le Passioni
Stagione primavera-estate: dalle poesie di Giuseppe Montanelli a Gabriel García Márquez
"Come si relaziona García Márquez al Progetto il Teatro delle Radici?"
È stato durante la preparazione dell'evento per la Festa della Toscana, lo scorso Novembre, che mi sono appassionata alla figura dello scrittore-giornalista. Gabriel García Márquez, premio Nobel, giornalista, scrittore e uno dei più grandi scrittori contemporanei, è riemerso con prepotenza dalle mie letture di giovane studentessa universitaria.
Ho sempre voluto ri-avvicinarmi e rendere omaggio, attraverso uno spettacolo o una lettura, a questa figura straordinaria invischiata nelle vicissitudini e radici del ventesimo secolo, nella mia storia di studente e idealista e rivoluzionaria- ma ho sempre avuto paura: paura di perdermi nelle pieghe profonde e oscure dei suoi mondi e sottomondi. Recentemente ho ripreso in mano Cent'anni di Solitudine. Quello che dimenticavo del libro è la forza con cui le vicissitudini di un paesino che affonda nell'entroterra sudamericano, circondato da paludi e da montagne, tagliato fuori dal resto del mondo, chiuso nelle sue storie di meraviglie, di miracoli, di morti, di incesti e guerre vere e immaginate, potesse parlare inequivocabilmente a tutto il mondo.
Negli ultimi anni, ho anch'io intinto la mia penna in storie che affondano le proprie radici nel fango e nel sangue del Padule, con i suoi tabù, le sue paure, le rivoluzioni, i suoi disastri e le tragedie, e la tremenda ciclicità della storia, che crea cunicoli profondi sottoterra che connettono vite e morti di un paesino oscuro della Toscana a quelle di un paesino oscuro del sudamerica.
Gabriel García Márquez fa parte delle mie Radici. Nella sua letteratura ci sta tutto quello che ci compone come esseri umani. Le Radici hanno processato anni e anni di storia, di scuola, di abitudini e costumi, di vita quotidiana e vita spirituale. Nel Teatro delle Radici ci sta la memoria ma anche quello che abbiamo preso in prestito dalla Cultura in cui abbiamo vissuto. La parola Cultura è intesa nel senso più vasto: la cultura d'origine, la cultura studiata a scuola, i classici di tutto il mondo, la cultura popolare, i fumetti, la musica italiana e straniera, la cultura dei viaggi verso isole sconosciute. Il Teatro della Memoria è quello che si ricorda. Il Teatro delle Radici è quello di cui siamo fatti.
- Quando
- Marzo 2008
- Dove
- L'Agenda Toscana