Lacrymando Lacrimosa
È la strada di casa.
Mi sono consumata gli occhi a guardare attraverso gli alberi del bosco
So che dall'alto del poggio si vede quando scende un carro di buoi o la balilla nera del Cinelli o giù per la scarpata una folata di ragazze in festa per risalire poi su, su per la salita sterrata
Che porta al pozzo e l'acqua magica di MitteOra la vedo, una macchina che scende e nonna Ida dice
Quello è il tuo papà
e allora corro corro corro corro per il viottolo di menta
Corro tra le bocche di leone e le betulle e i platani infuocati
e i pioppi stinti
Eccolo lo vedo il mio papà che mi prende al volo e mi fa girare in cielo come un filo d'erba
La sua mano sicura mi porta nel giardino
Dove han tagliato e ritagliato alberi a migliaia
Ancora in braccio dice Vedi Dora quel pino è già malato e va
Curato
Ho provato ad abbracciarlo, il pino, era come abbracciare il babbo o una quercia o un gigante di cartone.
Estratto da "Lacrymando Lacrimosa" di Firenza Guidi.
Presentato per la prima volta a Fucecchio (Fi)
Auditorium La Tinaia
sabato 11 dicembre 2004
photo J. G. Vitale