Sorry we haven't translated this yet

Il Grido della Béa

Quando la fabbrica chiudeva per tre mesi
E si tornava a lavorare dopo San Candido
Le donne perdevano il tatto
Allora i primi giorni si vedeva le donne
Girare con una manciata di fiammiferi in mano
Per riacquisire il tatto.
Mi diceva il direttore-
O Pia, bisogna che tu produca di più
Ce la faresti a fare 10 scatole?
Ma gli dico io-
Te ce la faresti a farne tre di fila con la tu' moglie?
No-
E allora neanch'io!
           Ma chi te l'ha detto? Il Capaccini?

No, il Capaccini no. Era bello.
Alto, distinto, coi baffetti.
Bello.
 
         Portavate nulla in testa? Per lo zolfo o per proteggere i capelli
?
No, macché. Solo quelle che facevano le palettine del gelato portavano la cuffia.
Ci sono stata anch'io. Mi disse il direttore:
Mettiti la 'uffia
Macché cuffia
Mettitela te!
Ci si mise addosso in una gita a Venezia
A Palazzo Ducale
Tutte le palettaie della Saffa di Fucecchio con la 'uffia
Le risate!

Il Burigliolo
        Ma cos'è il burigliolo?
Era una lastra
No, una scatola
Un coso, un contenitore che si pienava di scatole
E poi si svuotava per farne un altro
Mi sanguinavano le mani
Quando ero a scatolare
Dovevo rinvolgermele con lo scotch sennò mi sanguinavano

Estratto da "Il Grido della Béa" di Firenza Guidi

Presentato per la prima volta a Fucecchio (Fi)
in occasione dell'inaugurazione della Fondazione I Care
sabato 13 ottobre 2007

bea
I lavoratori della Saffa